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Come nasce una vignetta (un esempio)

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Come nasce una vignetta. Me lo domandano spesso. Prendiamo quella ultima sulla strage di Ustica. Intendiamoci, non nasce sempre così una vignetta, ma per me quasi. Premessa. Ne ho fatte tante su Ustica. Negli anni. Ma ogni anno è differente. E comincio in testa qualche giorno prima. Quest’anno comincio dall’ultimo step di Rai news con Pino Finocchiaro: “guarda, cos’è?”. E poi Franco Di Mare su rai tre. Poi vedo Andrea Purgatori su La 7. E il “Longform” di Rep. Poi rivedo tutto “youtube”. Lucarelli, etc. E i “suicidati” o le frecce tricolori “suicide” di Ramstein. Una ricerca già vista, ma – forse mi sfuggì qualcosa- (dico da libri, video, giornali, film già visti nei 40 anni prima). Così rivedo “il muro di gomma”, e poi tutte le interviste a Daria Bonfietti. E poi ritrovo telefono giallo di Augias e la telefonata (che arriva quasi all’una di notte, dell’epoca dico, e non se la fila nessuno in studio. Andiamo a dormire). Ma lo scarico tutto e lo rivedo una volta e mezzo tutto (vero). E poi le interviste ai parenti delle vittime e al papà dei Diodato (perché avete capito che il bambino è il decenne dei Diodato. Mamma e tre figli: 10, 7, 1 anno. Il Corriere della Sera mette le foto di tutti. E una breve presentazione).

Entro, rientro. E penso alla vignetta. La fo. Esce su Rep. Punto? No. Finisco riguardando una parte di telefono giallo. Che è con Amato (lanciava messaggi) e il generale (morto ormai), che era in difficoltà 8 anni dopo; Rodotà, giovane pure lui e già aveva capito, (come gli altri, ma lui lo diceva meglio). E il giornalista del Messaggero e Purgatori, ovvio. E quell’Italia del 1988, ingenua? Rigorosa e interessante. Speranzosa di verità? Diceva di no, ma io dico di sì. Più di adesso. C’è già tutto, no? Poi finisco con Marco Paolini, già visto e rivisto. Ma cosa devi aggiungere a Paolini? Tutti sanno tutto. E il bambino è Vincenzo Diodato. E sappiamo tutto. Ma ogni anno la vignetta è diversa. La memoria, che non ti fidi, se non la capisci, ogni anno qualcosa. Ti abbraccio Vincenzo. Ma di più il tuo papà.


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